Maiori
Le prime tracce evidenti di insediamenti stabili a Maiori risalgono al periodo dell’antica Roma, a cui si deve il nome originario di Reghinna Major, con cui fu battezzato il corso d’acqua che sfocia nell’insenatura dell’odierna Maiori, in contrapposizione al Reghinna Minor dato al più piccolo corso d’acqua che sfocia nella vicina insenatura di Minori.
Al contrario della stragrande maggioranza degli altri comuni della Costiera Amalfitana, Maiori possiede un’ampia e lunga spiaggia a cui fanno da corona i caratteristici terrazzamenti coltivati ad agrumi. Il patrimonio storico ed artistico di Maiori è molto ricco ed annovera: la Collegiata di Santa Maria a Mare ed il suggestivo Santuario dell’Avvocata, che domina dall’alto l’intera Costiera Amalfitana ed è raggiungibile solo dopo un lungo percorso a piedi; i Castelli di San Nicola de ThoroPlano e di Miramare; il Convento di San Francesco con chiesa annessa.
Non meno importante è il ricco patrimonio naturalistico e paesaggistico: il piccolo borgo di Erchie è meta privilegiata di turisti in cerca di acque limpide e spiaggette suggestive; Capo d’Orso il cui nome è dovuto alla sua somiglianza alla testa di un Orso; le Grotte di Pandora e la Grotta Sulfurea; Cala Bellavaia, una splendida spiaggia raggiungibile solo dal mare.